Descrizione
Il progetto prende forma dalla combinazione di semplici e sottili fogli di alluminio serigrafato – con un tocco di colore su entrambi i lati – che danno vita a una scultura cinetica, dove la forma nello spazio non è predefinita ma si sviluppa in modo imprevedibile. Opere d’arte sospese che, a prima vista, suggeriscono una funzione specifica ma, a un esame più attento, rivelano la loro “inutilità” e sfidano la logica del design tradizionale. La collezione omonima presentata da Amini comprende tre varianti di colore che rappresentano i telai della stessa Macchina Inutile rotante, narrando un momento della sua natura cinetica: la lenta evoluzione di queste figure geometriche astratte, anche con un soffio di vento, prende così vita in tappeti sapientemente annodati a mano con lana e seta pregiate. I colori – giallo, rosa, grigio, rosso e blu – sono presi direttamente dall’universo visivo di Munari, per realizzare un’opera che è al tempo stesso una citazione e una reinterpretazione.